6 Settembre 2024
«A prescindere dall’angolo di visione che uno sceglie – per valori, motivazioni, costume o ascendenze famigliari, bisogna ammettere che i triestini possiedono un pregio straordinario: nessuno sa riempire le piazze come loro». È questa la frase con cui Roberto Weber comincia il suo romanzo “L’uomo che parlava alle statue” e, con lei, un viaggio nella Trieste del secolo scorso.