“L’uomo che parlava alle statue” una recensione di Matteo Pegoraro
«A prescindere dall’angolo di visione che uno sceglie – per valori, motivazioni, costume o ascendenze famigliari, bisogna ammettere che i triestini possiedono un pregio straordinario: nessuno sa riempire le piazze come loro». È questa la frase con cui Roberto Weber comincia il suo romanzo “L’uomo che parlava alle statue” e, con lei, un viaggio nella Trieste del secolo scorso.
“L’uomo che parlava alle statue” una recensione di Matteo Pegoraro
«A prescindere dall’angolo di visione che uno sceglie – per valori, motivazioni, costume o ascendenze famigliari, bisogna ammettere che i triestini possiedono un pregio straordinario: nessuno sa riempire le piazze come loro». È questa la frase con cui Roberto Weber comincia il suo romanzo “L’uomo che parlava alle statue” e, con lei, un viaggio nella Trieste del secolo scorso.
“La lunga notte di Erode”: la recensione di Nicole Passante
“La lunga notte di Erode” è una narrazione di Angelo Floramo, andata in scena a Udine nel periodo natalizio. Nicole Passante, studentessa del Liceo Percoto di Udine, scrive una una recensione della narrazione nata grazie ad un antico manoscritto, ritrovato nella Biblioteca Civica Guarnerina di San Daniele del Friuli, che testimonia la presenza di Erode il Grande ad Aquileia, dieci giorni prima della Strage degli innocenti.