10 Gennaio 2024

La lunga notte di Erode

La lunga notte di Erode: la storia di Natale che ha stregato la città. Una recensione di Kathrine Duriatti della narrazione di Angelo Floramo. "La lunga notte di Erode. Una storia di Natale", è così che si intitola l’ultimo spettacolo di Angelo Floramo promosso dall’Associazione culturale Bottega Errante, una narrazione dai sapori natalizi.
9 Gennaio 2024

Premio Nonino a Angelo Floramo!

Angelo Floramo vince il PREMIO NONINO RISIT D’AUR/BARBATELLA D’ORO 2024 assieme alla Cooperativa INSIEME ‘Frutti di Pace'. La Giuria del Premio Nonino ha scritto: "Angelo Floramo, accademico, storico, medievalista e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli è, come ama definirsi, “figlio della frontiera”.
3 Novembre 2023

La zingara di Montepulciano

In tutte le librerie il secondo volume della nuova collana Riflessi “La zingara di Montepulciano. Viaggio nella Toscana delle leggende” del giornalista e scrittore fiorentino Paolo Ciampi, illustrato da Federica Moro. Un vagabondaggio per la Toscana delle leggende, dalle terre etrusche alle città del Rinascimento, dall'Appenino all'Arcipelago. Di luogo in luogo a far compagnia a Paolo Ciampi ci sono streghe e fate, giganti e gnomi, santi e malfattori, pirati e cavalieri.
3 Novembre 2023

Arriva il primo Riflessi: in libreria Il gatto rosso dell’abbazia di Laura Pisanello

Arriva in libreria il primo volume della nuova collana Riflessi “Il gatto rosso dell'abbazia. Viaggio nelle leggende dei colli Euganei” della giornalista e scrittrice Laura Pisanello, con la prefazione dello psichiatra Eugenio Borgna e le illustrazioni di Federica Moro. Un itinerario inedito tra i magnifici Colli Euganei, che mescola fantasia e realtà quotidiana, invenzione e storia accaduta.
12 Settembre 2023

Sillabario veneto

Un viaggio sentimentale tra le parole venete che si fanno vive, diventano memoria, intimità, cultura di un popolo. Dal 12 settembre torna in libreria una nuova edizione aggiornata di “Sillabario Veneto” di Paolo Malaguti. Le parole che ci accompagnano nell'infanzia, che veicolano carezze, sgridate, scoperte non dovrebbero mai essere dimenticate perché parlano di noi (e noi parliamo di loro) più di ogni altra parola.