
1992//2022 Le Marlboro di Sarajevo
29 Marzo 2022
1992-2022 // Trent’anni dall’assedio di Sarajevo
5 Aprile 2022Sparare o fotografare? To shoot in Sarajevo
Quando nella primavera del 2020 Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli proposero di pubblicare un libro che raccogliesse il loro lavoro artistico e di ricerca, in Bottega ci furono pochi dubbi: si doveva fare. Un libro fotografico? Non ne avevamo pubblicati altri, mai. Il progetto però, questa ricerca dei nidi dei cecchini che avevano tenuto sotto tiro la gente di Sarajevo per lunghi anni, le foto scattate da quei nidi con l’obiettivo adatto a riprodurre ciò che vede un cecchino… questo ci convinse: la straordinarietà del progetto artistico, la ricerca, l’amore per la città e per la sua gente.
SHOOTING IN SARAJEVO è un libro fotografico che raccoglie gli scatti di Luigi Ottani a cura di Roberta Biagiarelli, ma è anche un libro di testimonianze e ragionamenti di: Jovan Divjak, generale simbolo della resistenza; Azra Nuhefendić, giornalista; Gigi Riva, giornalista; Mario Boccia, reporter del conflitto; Carlo Saletti, storico.
In chiusura la mappa dei nidi ricostruita per la prima volta a formare una rete spaventosa di postazioni dei cecchini.





Precedente
Successivo
La strada che va dal ponte Skenderija al ponte Vrbanja, passando sulla sponda sinistra del fiume Miljacka, è la più breve via per raggiungere dal centro città il quartiere Grbavica. Percorrevo questa strada ogni giorno, tornando a casa, e continuavo a percorrerla nei primi giorni di guerra, nell’aprile 1992. La zona è aperta, soleggiata, a destra scorre il fiume Miljacka e a sinistra ci sono le falde del monte Trebević con le basse case famigliari circondate dai giardini. All’inizio di aprile a Sarajevo ci furono le prime vittime. Così abbiamo saputo che i cecchini e l’artiglieria erano già posizionati sui monti intorno alla città. A mezzogiorno, per la paura, le vie della città si svuotavano, e tornando a casa incontravo poca gente, talvolta nessuno…
Azra Nuhefendić
giornalista
La mostra
Naturalmente il progetto fotografico è diventato una mostra che in questi anni ha circuitato in diversi formati e in diversi luoghi.
Il prossimo vernissage sarà un evento straordinario:
venerdì 1 aprile ore 17.30 inaugura alla Casa del Mantegna – MANTOVA – la mostra fotografica MIRARE SARAJEVO 1992|2022
In occasione del trentesimo anniversario dell’inizio dell’assedio sulla città di Sarajevo, l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea assieme a Babelia – progetti culturali, con il contributo del Comune di Mantova e della CGIL e con la collaborazione della Provincia di Mantova, presentano dal 1 aprile al 1 maggio presso la Casa del Mantegna la mostra “Mirare Sarajevo”, fotografie di Mario Boccia e Luigi Ottani.
Gli scatti di Mario Boccia, fotoreporter che nella capitale bosniaca documentò la quotidianità dell’assedio per diverse testate nazionali e internazionali, dialogano, a trent’anni di distanza, con le immagini di Luigi Ottani, che ha voluto riproporre il punto di vista dei cecchini dagli stessi luoghi dai quali questi tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti.
La gigantografia di una carta topografica di Sarajevo all’ingresso della mostra permette di comprendere meglio le dinamiche dell’assedio.
Il percorso della mostra fotografica si conclude con il documentario ‘Do you remember Sarajevo’ di Nihad e Sead Kreševljaković (produzione Deblokada e Videoarchiv, Sarajevo) testimoni diretti sopravvissuti all’assedio. Il filmato racconta l’assedio della capitale bosniaca dall’interno, attraverso gli occhi e le riprese realizzate direttamente dai suoi abitanti: una straordinaria raccolta della quotidianità della guerra.
Ad accompagnare la mostra un ricco programma di incontri e conferenze di approfondimento. Per info e programma: www.casadelmantegna.it