Eravamo come fratelli
30 Luglio 2024Una parete tutta per sé
12 Settembre 2024Storia di una linea bianca
€25,00
La scena, ricorrente, è più o meno sempre la stessa: arriva la jeep, con due soldati americani a bordo. Il loro sguardo tradisce un misto di preoccupazione e di soddisfazione. Sanno che è finalmente giunta la fine del loro mandato in Italia, presto potranno tornare a casa, dalle loro famiglie. Uno dei due soldati scende dalla jeep, prende il secchio di calce bianca, inizia a versarla sull’asfalto. Poi prende una scopa e traccia la linea, stendendola con calma. Il suo compagno lo osserva mentre sul muro alle loro spalle sono ancora ben visibili gli slogan scritti durante le battaglie per l’appartenenza nazionale: “Živel Tito!”, “Tukaj je Jugoslavija!”, “Viva l’Italia!”, “Dove sono i deportati?”, “Qui si parla italiano”.
Autore: Alessandro Cattunar
Illustrazioni e progettazione grafica: Elena Guglielmotti
Collana: Obiettivo/3
Anno: 2024
Formato: 24×16,5
Pagine: 400
ISBN: 9791255670490
Leggi l’estratto.
Dai un’occhiata al sommario.
Una linea di gesso bianco attraversa un cortile. Al centro del cortile, sopra alla linea, c’è una mucca. Ha due zampe da una parte e due zampe dall’altra. La bestia sembra indecisa, non sa da che parte stare. O, forse, ha saggiamente deciso di non scegliere, di non accettare una divisione innaturale di quella che è sempre stata la sua casa. La mucca non sa che quella linea divide due Stati, due modelli economici, due concezioni del mondo. La mucca non sa che quella linea che le passa sotto le zampe è il tratto conclusivo della cortina di ferro, e che è il frutto di eventi storici complessi e drammatici. La mucca non sa che anche i suoi padroni, come tutti gli abitanti di Gorizia, dovranno decidere se optare per l’Italia o per la Jugoslavia.
Questa è la storia di quella linea bianca, tracciata nel settembre 1947. Questa è la storia di una terra segnata dalla convivenza tra popoli e culture diverse. Una riflessione su quanto sia difficile scegliere da che parte stare, rinunciando a una parte di sé.
ALESSANDRO CATTUNAR Goriziano d’origine, è dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante. Con l’Associazione Quarantasettezeroquattro, di cui è presidente, si occupa di public history cercando di raccontare
il confine tra Italia e Jugoslavia servendosi di forme espressive e linguaggi sempre diversi, dall’audiovisivo al teatro, dalla performance alle installazioni artistiche. È curatore dei progetti “Strade della memoria. Archivio della memoria dell’area di confine”, “Topografie della memoria. Museo diffuso dell’area di confine” e del museo multimediale “Lasciapassare/ Prepustnica”. Si occupa anche di produzioni audiovisive e teatrali ed è condirettore di “In\Visible Cities. Festival urbano multimediale”. Oltre ad articoli accademici ha pubblicato il volume Il confine delle memorie. Storie di vita e narrazioni pubbliche tra Italia e Jugoslavia 1922–1955 (Mondadori, 2014).
ELENA GUGLIELMOTTI È un’art director italo-slovena. Ha lavorato sia in Italia che all’estero, ricoprendo il ruolo di visual designer presso agenzie di comunicazione e consulenza. Oltre al suo impegno come progettista grafica, si dedica anche all’illustrazione e all’insegnamento.
Peso | 10 kg |
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Dimensioni | 24 × 3,2 × 16,50 cm |
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