8 Settembre 2023

Scrivere luoghi e storie

Quali sono i modi e le tecniche per raccontare un viaggio o una storia? Come percepiamo noi stessi, il nostro corpo e la nostra mente, quando camminiamo in un bosco o viaggiamo dall’altra parte del mondo? E in che relazione siamo con tutto quello che ci circonda? Con chi incontriamo? Da sempre chi inizia un viaggio sente l’urgenza di mettere per iscritto su una pagina, di fermare, le proprie emozioni e quello che sta vivendo.
26 Aprile 2024

Al Salone del Libro Pešut e Selvelli

Dal 9 al 13 maggio 2024 al Lingotto Fiere di Torino si svolgerà il Salone Internazionale del Libro. Per l’evento editoriale più importante dell’anno Bottega Errante Edizioni ha preparato due eventi speciali e porta allo stand P64, padiglione 3 tutte le novità in catalogo con qualche anticipazione! Scopri il programma che abbiamo preparato per te!
17 Aprile 2024

Capire il confine: Giustina Selvelli racconta Gorizia e Nova Gorica

La collana “le metamorfosi”, curata da Martina Napolitano, si arrichisce del nuovo libro di Giustina Selvelli "Capire il confine. Gorizia e Nova Gorica: lo sguardo di un’antropologa indaga la frontiera", un’indagine sulla frontiera, su un confine, su un margine sempre in movimento, contraddittorio, instabile, vivo. In Capire il confine, l’antropologa Giustina Selvelli sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi.
9 Aprile 2024

Il sole non bagna Napoli: un’intervista a Antonella Cilento

In occasione dell'uscita di "Il sole non bagna Napoli" Antonella Cilento racconta il libro e la città nella sua bellezza in dialogo con Erika Milite: le parole che segnano Napoli (occhi, balconi, ossa, guerra), le voci femminili che l'hanno raccontata nella letteratura, il sottosuolo della città, la paura che questo luogo incuteva e incute, gli angoli preferiti di una grande scrittrice innamorata di Napoli.
19 Marzo 2024

Figlio di papà: la voce originale di Dino Pešut

"Figlio di papà", romanzo potente di Dino Pešut, tradotto da Sara Latorre, racconta di un trentenne originario di una cittadina di provincia che, dopo il tentativo fallito di stabilirsi a Berlino, trascorre le sue giornate lavorando come receptionist in un hotel di Zagabria, in bilico tra la propria disperazione, un ricco amante, una cartellina piena di poesie inedite e la malattia del padre.