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24 Gennaio 2024Una storia di Natale di Angelo Floramo
Erode, dal manoscritto alla messa in scena
Una recensione di Nicole Passante
Angelo Floramo (Udine 1966), é un filologo medievalista, cultore di lingua e letteratura latina medievale. Ha vinto recentemente, con la cooperativa “Insieme”, il Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’oro.
L’idea dello spettacolo “La lunga notte di Erode. Una storia di Natale” è nata grazie ad un antico manoscritto, ritrovato nella Biblioteca Civica Guarnerina di San Daniele del Friuli, che testimonia la presenza di Erode il Grande ad Aquileia, dieci giorni prima della Strage degli innocenti.
Mescolando verità storiche alla sua fantasia, Floramo ha costruito una meravigliosa narrazione composta da sette storie ognuna delle quali è associato un pianeta. Tra un quadro e l’altro si ode una musica, tratta da una celebre composizione del 1916: “I pianeti” di Gustav Holst.
Floramo, con un’innegabile capacità di narrazione e di interazione con il pubblico, permette ai suoi ascoltatori di sentire l’atmosfera natalizia attraverso i racconti che spaziano in luoghi e tempi differenti.
La prima narrazione comincia ad Aquileia, 643 anni dopo la fondazione di Roma. La città è in clima di festa e i suoi abitanti si stanno preparando al solstizio, sono tutti in attesa che arrivino l’imperatore Augusto e il sovrano Erode. In cielo si vedono moltissime stelle, quasi a formare una divinità, della quale però non si sa ancora niente. Tutto è collegato al pianeta di Marte, considerato padre del popolo romano.
Il secondo quadro è legato al pianeta Urano, il quale secondo la mitologia avrebbe insegnato al popolo degli Atlanti a coltivare la terra e vivere civilmente. Angelo racconta, in modo semplice ed efficace, come noi occidentali viviamo il Natale: addobbiamo l’albero, pranziamo o ceniamo con i nostri cari, accendiamo il caminetto, ci divertiamo e siamo felici. Tuttavia a volte ci dimentichiamo che c’è qualcuno, più sfortunato di noi, da cui le feste non sono mai arrivate: una bambina che, qualche giorno prima di Natale, tenta invano di attraversare il fiume Kolpa lungo la rotta balcanica.
Poco dopo siamo catapultati a Strasburgo: Giovanni di Hildesheim sta scrivendo il libro sui re Magi che tempo dopo avrebbe colpito così tanto Floramo da creare lo spettacolo a cui ho assistito. Il pianeta nascosto sotto questo quadro è Venere, capace di diffondere il desiderio in qualsiasi creatura.
Cultura, suoni, profumi, sensazioni ed emozioni si incontrano.
Poi Saturno, pianeta simbolo del tempo e protettore della vecchiaia, apre la storia seguente. Il protagonista è Remigio, un uomo piuttosto anziano che soffre di Alzheimer e non ricorda nemmeno più il nome dei suoi nipoti. Vive nell’RSA di Spilimbergo. Il giorno di Natale è piuttosto annoiato e triste, gioca a tombola con gli infermieri, la memoria evoca in lui soltanto frammenti di pensieri confusi. Improvvisamente però quella sera, guardando il cielo, tutto gli appare chiaro e si accorge che il suo nome ricorda quello dei Re Magi.
Il pianeta Mercurio, protettore dei viaggiatori, racconta invece la storia di un bambino scalzo, vestito con poco e molto magro, probabilmente un migrante, ritrovato sul Carso da un agente di polizia che però se ne disinteressa, lasciandolo sotto la custodia di una collaboratrice. Storie commoventi che non associamo mai alle festività natalizie; eppure, accadono anche in quel periodo. Lo spettacolo è stato un’occasione per riflettere su queste tematiche.
Giove, simbolo di fantasia e irascibilità: qui Sant’Eustorgio si prepara per un compito importantissimo: portare le spoglie dei re Magi nella Basilica di Milano, oggi a lui dedicata. Il viaggio si conclude alle “Tre corone”, osteria di Spilimbergo patrocinata da Nettuno, simbolo della potenza della natura.
Lo spettacolo è stato ricco di emozioni e al suo termine il pubblico era colpito dalla dialettica eccellente di Angelo che è riuscito a ricreare un percorso meraviglioso, dove cultura, suoni, profumi, sensazioni ed emozioni si incontrano. Un’atmosfera ideale per vedere la magia del Natale da una prospettiva insolita rispetto a quella tradizionale a cui siamo abituati. Un vagabondare da una storia all’ altra, alla ricerca della nostra stella natalizia, grazie ai bellissimi racconti di Angelo Floramo.
Nicole Passante 4AU, Liceo Scienze Umane Caterina Percoto
Questa è una recensione di:
NICOLE PASSANTE è una studentessa del Liceo Caterina Percoto di Udine, classe 4AU; ha seguito La lunga notte di Erode all’interno del PCTO; in futuro le piacerebbe studiare Beni culturali all’Università di Udine. Questa è la sua prima recensione.
Il progetto
La lunga notte di Erode. Una storia di Natale è una narrazione orale di e con Angelo Floramo prodotta dall’Associazione culturale Bottega Errante che grazie al sostegno del Comune di Udine e alla collaborazione della Biblioteca Civica Joppi e del Liceo Caterina Percoto di Udine ha visto sette repliche in sette circoscrizioni cittadine tra dicembre 2023 e gennaio 2024.
Per info www.bottegaerrante.it
Il podcast
Ascolta la registrazione live alla Biblioteca Civica Joppi, Udine.