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21 Luglio 2023Scrivere luoghi e storie
8 Settembre 2023In libreria "Circo Bulgaria": debutto italiano del maestro del racconto Dejan Enev
Dal 5 settembre arriva in tutte le librerie Circo Bulgaria dello scrittore bulgaro Dejan Enev. Dopo il successo dell’edizione inglese curata da Kapka Kassabova viene per la prima volta presentato ai lettori italiani nella traduzione di Giorgia Spadoni.
Circo Bulgaria è una raccolta di storie brevi e concentrate, dirette e intrise di umorismo e folklore balcanico, che come frammenti di un puzzle, incastrate insieme offrono uno spaccato delle contraddizioni che hanno caratterizzato il processo di transizione politica ed economica della società bulgara dal 1989 a oggi.
Sessantadue episodi sferzanti, concentrati, poetici.
«Nella sua opera Enev mantiene viva l’anima della letteratura bulgara come nessun altro». Kapka Kassabova
Nonostante sia popolata da papponi, prostitute, criminali e pazienti dell’istituto psichiatrico locale, questa incredibile raccolta di racconti brevi è curiosamente edificante. The Indipendent
Un libro che racconta la vita dopo la transizione e come democrazia (nella condizione attuale) e libertà non siano sinonimo di gioia e prosperità. The Guardian
Un libro e la sua traduttrice
ovvero di come Giorgia Spadoni ha scoperto Dejan Enev
Uno degli aspetti più belli del tradurre opere dalle lingue cosiddette “minori” è che non di rado il traduttore o la traduttrice si ritrova a fare scouting, e cioè a cercare in prima persona titoli da proporre e pubblicare. Inoltre, gli autori e le autrici che scrivono in queste lingue “minori” molto spesso si dimostrano disponibili, alla mano, e soprattutto incuriositi dall’interesse manifestato nei confronti delle loro opere.
Quando ho scovato e proposto la raccolta di racconti di Dejan Enev a Bottega, però, era il 2021 e pandemia e restrizioni imperversavano ancora. Ero in Italia. Non conoscevo ancora Dejan e non sapevo bene come mettermi in contatto con lui, come avvicinarlo. Il fatto che il protagonista di un suo racconto si chiamasse Christopher Liner (cognome esilarante in bulgaro poiché richiama letteralmente la forma volgare della parola “cacca”) mi faceva ben sperare in un tipo simpatico e ironico, anche se le foto su internet non parevano del tutto a sostegno di questa tesi. Così ho deciso che prima mi sarei occupata della traduzione, e l’avrei contattato più avanti.
Ho aspettato. Nove mesi. Nel frattempo mi ero trasferita a Sofia, studiavo e lavoravo e giravo per la Bulgaria e più volte mi sono imbattuta in situazioni e persone che sembravano uscite dalle storie di Dejan, come dei déjà-vu. Belle e brutte. Divertenti e tristi. Traducevo un racconto e subito mi ritrovavo il protagonista davanti, in carne e ossa.
A ottobre 2022 la prima stesura in italiano era quasi finita. Allora ho preso coraggio e ho mandato una mail, avevo diverse questioni irrisolte da sottoporgli. Lui mi ha telefonato e ci siamo dati appuntamento al Popa, la statua del patriarca che dà il nome a un viale centrale di Sofia, citata più volte nei suoi episodi. Con mio grande sollievo e soprattutto emozione è cominciato da lì una serie di incontri settimanali fissi, anche quando ormai non c’erano più dubbi da sciogliere. Caffè, chiacchiere a ruota libera, libri e passeggiate. Il buon Liner l’avremmo ribattezzato signor Merdon, era deciso.
L’ultima volta ci siamo visti a giugno. Camminavamo per Sofia, vicino a piazza Slavejkov. Dejan mi ha detto: «Qua dietro c’è una libreria dell’usato carina, possiamo andare a dare un’occhiata». Siamo arrivati davanti, stavamo per entrare, quando all’improvviso si è voltato, gli si sono illuminati gli occhi e mi ha fatto: «Vado prima io, tu aspetta un attimo. Quando ti faccio cenno entra e di’ che cerchi i libri di Dejan Enev». Allora io mi sono fermata accanto alla grande vetrina e ho aspettato, cercando di non farmi vedere. Dejan ha fatto un giro, ha aperto un libro, l’ha sfogliato, si è voltato impercettibilmente verso la vetrina e altrettanto impercettibilmente ha annuito. Sono entrata, una campanella ha suonato. La libreria era deserta. Dejan si era nascosto dietro a qualche scaffale. Il proprietario del negozio mi ha salutato e ha chiesto se poteva aiutarmi. Io l’ho fissato cercando di mettere in fila due parole, due parole qualunque. E invece sono scoppiata a ridergli in faccia fortissimo. Non riuscivo a fermarmi. Il libraio rideva con me, ma senza capire. Una manciata di secondi dopo ho ripreso fiato, mi sono schiarita la voce e come se niente fosse ho chiesto: «Cercavo i libri di Dejan Enev, ne avete?». «Come no!» mi ha risposto. Si è avvicinato a un ripiano e ha tirato giù una pila intera di edizioni anni Ottanta, Novanta, Duemila. «Ecco i libri di Dejan Enev» mi ha detto soddisfatto. Poi con un gesto teatrale ha allungato il braccio verso lo scaffale e ha aggiunto trionfante: «Ed ecco Dejan Enev in persona!». Dejan è sbucato fuori da dietro i libri tutto sorridente da sotto la barba. Abbiamo confessato la candid camera al libraio e ce ne siamo andati a una presentazione, in un’altra libreria.
Avrei dovuto fidarmi da subito del caro signor Merdon, aveva ragione.
Vuoi leggere qualche recensione sul libro?
- Focus su Circo Bulgaria su Pagina 3 Internazionale, 23 marzo 2024 con Elvira Mujčić
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Tutti siamo diretti verso il cimitero di Orlandovci. Uno sguardo su “Circo Bulgaria” di Dejan Enev di Debora Mazzucca, Andergraund
Dejan Enev
DEJAN ENEV (1960) Ha lavorato come imbianchino, insegnante, giornalista e assistente ospedaliero notturno prima di diventare uno degli scrittori contemporanei più premiati e apprezzati in Bulgaria. Maestro della narrazione breve, ha all’attivo una decina di antologie in prosa, per un totale di oltre 300 racconti. Tra gli autori che hanno ispirato lo stile caustico e grottesco della sua penna annovera J.D. Salinger e Isaak E. Babel’. L’edizione inglese del volume Circo Bulgaria, tradotta da Kapka Kassabova, è stata finalista al Frank O’Connor International Short Story Award nel 2011.
Giorgia Spadoni
GIORGIA SPADONI (1996) Traduttrice, redattrice e interprete. Si specializza all’Università di Sofia, dov’è docente di Traduzione editoriale. Ha vissuto e studiato in Russia (Arcangelo), Croazia (Zagabria) e soprattutto Bulgaria. Tra le collaborazioni passate e presenti “Meridiano 13”, “Est/ranei”, “East Journal”, le riviste bulgare “Literaturen Vestnik” e “Toest” e l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia. Nel 2018 ha vinto il concorso di traduzione letteraria Leonardo Pampuri, indetto dall’Associazione Bulgaria-Italia.