(Tuzla 1910 – Belgrado 1982). Scrittore serbo di origine bosgnacca. Visse a Sarajevo e nel 1971 si trasferì a Belgrado. Scrisse dapprima racconti e romanzi ispirati alla sua esperienza di partigiano nella resistenza jugoslava, ma ottenne riconoscimenti internazionali con i romanzi Il derviscio e la morte (1966) e La fortezza (1970). In tutte le sue opere, sotto l’apparenza degli affreschi della Bosnia ottomana emergono i temi cruciali dell’uomo dell’età moderna, la sua ferma condanna della guerra e la sua visione fatalista e pessimista della vita, condizionata dall’arroganza del potere, inesorabile ostacolo alla felicità umana.
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